Gli ostacoli alla diffusione della psicoanalisi in Italia
Ho letto con interesse questo ricchissimo saggio di Michel David, pubblicato da Boringhieri nel 1966. Il libro è ormai fuori catalogo, ma si possono trovare delle copie nei siti online che trattano di libri usati.
La ricerca dell’autore parte dal seguente quesito: per quale motivo in Italia non era facile parlare di Freud e di psicoanalisi quando invece la nuova disciplina si stava diffondendo in tutta Europa e nel resto del mondo?
Negata anche come scienza, oltre che come concezione del mondo, la psicoanalisi trovò in Italia un terreno duro da fecondare e, per molti anni, addirittura sterile. L'idealismo, la cultura cattolica, nonché il fascismo, furono le barriere spesso invalicabili alla penetrazione di Freud e della sua scuola nel nostro Paese.
Il saggio, brillante e scorrevolissimo, è ricchissimo di riferimenti storici, scientifici e bibliografici. L’autore ha consultato migliaia di pubblicazioni; le citazioni e le curiosità (spesso inedite) non si contano.
Ho scoperto in Michel David un saggista eccezionale ed eruditissimo. Non era uno psicoanalista e non era neppure italiano (era francese, nato in Savoia, a Saint-Michel-de-Maurienne, nel 1924). Questo forse può spiegare la totale mancanza di tabù (culturali, scientifici, nazionalistici, ideologici) che traspare dalle seicento pagine di questo libro.
Così scrive Cesare Musatti nella sua preziosa prefazione all’opera di David: “La psicoanalisi, o meglio quell'insieme di concetti e di punti di vista nuovi che la psicoanalisi ha elaborato, e che sono venuti negli ultimi cinquant'anni diffondendosi in vari modi e attraverso i più disparati canali nel pensiero del mondo occidentale, fornisce all'autore un criterio, o un punto di vista, per prospettarsi il panorama completo della cultura italiana del '900: la quale viene dunque vagliata nei suoi elementi per le tracce che essi recano di una quale influenza psicoanalitica.”
Nel suo lavoro Michel David ha passato in rassegna i nomi più importanti della cultura italiana del ‘900 del secolo scorso: da Svevo a Saba a Pavese a Moravia ad Arbasino a Sanguineti, da Weiss a Morselli a Musatti a Servadio, da Marinetti a De Chirico, da Croce ai fenomenologi e ai neopositivisti.
Per evidenziare meglio la qualità dell’opera, ne riporto di seguito l’indice.
PARTE PRIMA LE FORZE DI OPPOSIZIONE
PARTE SECONDA LA LETTERATURA ITALIANA E LA PSICOANALISI